La F.U.C.I., Federazione Univesitaria Cattolica Italiana, nata nel 1896 dall’unione di circoli universitari cattolici esistenti in alcune città d’Italia, è una aggregazione ecclesiale di gruppi di studenti universitari che, negli anni dello studio e della formazione, vogliono percorrere insieme un cammino di fede e di crescita culturale, vivendo un’esperienza di Chiesa nel solco della tradizione centenaria della Federazione

mercoledì 7 settembre 2016

Giovani verso domani: 65°Congresso Nazionale della FUCI

Discutere insieme per ripensare il domani: questa era la sfida da cui sono partiti i lavori del 65° congresso nazionale della FUCI, tenutosi a Chieti dal 5 all'8 maggio 2016.
Il congresso aveva come titolo “Giovani verso Domani. Università, formazione, lavoro: quale realtà per quali prospettive”.
Nel corso dell'evento sono intervenuti alcuni illustri relatori, tra cui S.E.R. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, S.E.R. Mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della CEI e Roberto Napoletano, direttore de “Il Sole 24 Ore”.
Si sono tenuti anche una tavola rotonda e dei laboratori per incrementare le occasioni di confronto con gli stessi relatori e tra noi ragazzi.
Nei giorni del congresso noi ragazzi della FUCI sperimentiamo davvero cosa significa Vivere la FUCI: lo sentiamo nelle parole dei relatori che ci invitano a riflettere sulle varie tematiche, lo vediamo sui volti dei vecchi amici ritrovati e dei nuovi appena conosciuti, lo percepiamo nell'atmosfera di festa che regna nella serata di benvenuto, nel clima di confronto e di partecipazione all'assemblea federale, momento di massima espressione democratica della federazione.
Al giorno d'oggi noi giovani ci sentiamo pervasi da un'atmosfera di incertezza, privati della possibilità di sognare, di scegliere la nostra strada, il nostro percorso di studi in base alle nostre attitudini e alle nostre passioni. Sentiamo di vivere in una società strutturata sulla prestazione, sull'”essere funzionali a”, in cui l'agire è condotto in vista dei risultati e delle valutazioni che ne deriveranno.
Noi, invece, vogliamo scegliere di inseguire i nostri sogni, di costruire un nuovo Domani senza arrenderci a questa logica. Siamo convinti che altrimenti, se smettessimo di sperare, allora sì che non esisterebbe più un nuovo Domani.
Noi giovani della FUCI, che abbiamo una spinta in più che ci viene dall'amore di Cristo, vogliamo riscoprire la relazione, l'ascolto e l'aiuto dell'altro contro la visione della società come una perenne competizione tra gli individui. In una società dove l'elemento centrale sembra il successo, in cui si afferma che solo i migliori sono destinati a prevalere, noi riteniamo che non esista solo il successo e ci rifiutiamo di leggere ogni cosa in un'ottica economica. Noi vogliamo avere la possibilità di fare il mestiere per cui sentiamo di avere una vocazione, di non dover essere “obbligati” a emergere, a imporci sugli altri perchè secondo molti è l'unica prospettiva.
I nostri gruppi dove ci si interessa, si discute, ci si confronta, possono essere un punto di partenza verso nuove prospettive tutte da costruire.
È luogo comune dire che noi giovani siamo gli adulti di Domani che erediteranno il mondo, ma quand'è che si diventa adulti? Non ci possiamo forse già considerare adulti dal momento in cui ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte? Allora noi siamo gli adulti di Oggi, pensiamo di avere già ereditato il mondo e vogliamo cercare di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per migliorarlo. Nessuno potrà privarci delle nostre passioni, dei nostri sogni, dei nostri progetti e delle nostre speranze.
Stella Capodicasa

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