"Commento alla lettera di San Giovanni" di Sant'Agostino
Sant'Agostino si rifà alla retorica classica. Per lui l'Amore è rivolto sia al bene che al male. Esso può essere visto in due modi: come Caritas, Dilectio cioè come amore ordinato, rivolto a Dio; oppure come Cupiditas, Libido cioè come amore malvagio.Sant'Agostino trasforma l'espressione "Deus Caritas est" in "Deus Dilectio est". La Caritas per lui non è possesso, ma donazione, sacrificio. Il Verbo è il mediatore che si fa carne per redimere gli uomini.
L'Agape è il desiderio legato alla crezione divina. Noi desideriamo riposarci in Dio.
L'idea della bellezza è l'unica cosa che fa innamorare. In Sant'Agostino essa corrisponde all'amore di Dio invece la bruttezza rappresenta il peccato. Noi amiamo perchè Dio stesso ci ha amati per primo. La bellezza è Caritas al contrario del mondo greco che la vedeva come Eros.
Possiamo amare le creature create da Dio, ma prima di tutto dobbiamo amare Dio stesso più di ogni altra cosa. Questo concetto gira intorno a due verbi: fruor e utor. Fruor, fruire di, è rivolto a Dio e utor, servirsi di, è rivolto alle creature. Bisogna usare le creature, non fruire di esse.
"Se amerai il fratello che tu vedi, potrai contemporaneamente vedere Dio, poichè vedrai la carità stessa, e Dio abita nella carità."
L'Agape è il desiderio legato alla crezione divina. Noi desideriamo riposarci in Dio.
L'idea della bellezza è l'unica cosa che fa innamorare. In Sant'Agostino essa corrisponde all'amore di Dio invece la bruttezza rappresenta il peccato. Noi amiamo perchè Dio stesso ci ha amati per primo. La bellezza è Caritas al contrario del mondo greco che la vedeva come Eros.
Possiamo amare le creature create da Dio, ma prima di tutto dobbiamo amare Dio stesso più di ogni altra cosa. Questo concetto gira intorno a due verbi: fruor e utor. Fruor, fruire di, è rivolto a Dio e utor, servirsi di, è rivolto alle creature. Bisogna usare le creature, non fruire di esse.
"Se amerai il fratello che tu vedi, potrai contemporaneamente vedere Dio, poichè vedrai la carità stessa, e Dio abita nella carità."
(Relazione di Niccolò Bonetti riassunta da Serena Capodicasa)
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