Libertà, grazia e predestinazione
La grazia è un dono concesso all'uomo da Dio. E' un dono gratuito, Dio dona se stesso. Noi viviamo in lontananza e Lui ci offre la vicinanza. San Paolo ci dice che questa grazia è stata riversata con il sacrificio di Cristo e ci viene confermata dallo Spirito Santo.
Cosa ha a che fare la libertà con tutto questo? Dio non chiede niente in cambio e quindi lascia libero l'uomo di accoglierlo o di rifiutarlo. Come esempio possiamo prendere Zaccheo. Questo personaggio non cambia perchè Dio gli chiede qualcosa, ma la trasformazione in lui avviene dal momento in cui entra a conoscenza della gratuità.
Cosa produce la grazia? L'uomo attraverso la grazia si riconcilia con Dio. Abbiamo una grazia iniziale che è quella dell'Amore di Dio e che riceviamo con il Battesimo.
Poi c'è un altro tipo di grazia che è quella abituale, cioè che riceviamo ogni giorno.
Siamo stati liberati dal peccato per grazia e ci salveremo per la grazia. Allora ci viene da chiederci: le opere buone in mezzo a cosa servono? Dal Concilio di Trento emerge che l'uomo è peccatore, ma può collaborare alla sua salvezza; l'uomo per sua libertà accetta l'amore di Dio o decide di vivere secondo un altro criterio.
Cosa si intende per Predestinazione? Dio ci ha scelto prima della creazione, ci ha scelto tutti, ma il cammino di ognuno di noi ha un percorso diverso. Tutti però sono chiamati alla salvezza, alla santità.
Dio è come un navigatore...ogni volta che sbagliamo strada lui ce la rifà...
Concludendo, la fede è quindi accettare di essere amati da Dio, sapendo cosa comporta. La libertà sta proprio in questo: possiamo scegliere se lasciarci amare oppure no.
(Relazione a cura di Serena Capodicasa sull'incontro tenuto da Don Piero Ciardella)
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