Come incontro conclusivo del semestre sulla comunicazione
"testimoni digitali, il Vangelo nell'era di internet" abbiamo
meditato sui moderni modi di comunicazione con Fra Stefano Ercole, frate di
Bari dottorando in teologia pastorale. Il tema centrale che abbiamo a più
riprese toccato è stato proprio il nocciolo di ogni comunicazione: la parola.
Risalendo all'etimologia biblica del termine, "dabè" che significa
"evento", abbiamo capito che ogni parola che pronunciamo è come un
seme che, gettato, deve poi dare frutto. La ricchezza della comunicazione è
proprio questa: essa può e deve essere l'inizio di un progetto, di un cammino
da intraprendere con gli altri.
Ragionando poi sul ruolo degli attuali mezzi di comunicazione,
essi, come scriveva Paolo VI, sono "capaci di estendere quasi all'infinito
il campo di ascolto della Parola di Dio"(Evangelii Nuntiandi). Questo però
a patto che non vengano usati per esprimere la nostra opinione in maniera individualista,
ma affinché la nostra parola sia una ricchezza per chi la riceve.
Il gruppo FUCI di Lucca
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