La F.U.C.I., Federazione Univesitaria Cattolica Italiana, nata nel 1896 dall’unione di circoli universitari cattolici esistenti in alcune città d’Italia, è una aggregazione ecclesiale di gruppi di studenti universitari che, negli anni dello studio e della formazione, vogliono percorrere insieme un cammino di fede e di crescita culturale, vivendo un’esperienza di Chiesa nel solco della tradizione centenaria della Federazione

giovedì 6 maggio 2010

Incontro di giovedì 29aprile

"Commento alla lettera di San Giovanni" di Sant'Agostino

Sant'Agostino si rifà alla retorica classica. Per lui l'Amore è rivolto sia al bene che al male. Esso può essere visto in due modi: come Caritas, Dilectio cioè come amore ordinato, rivolto a Dio; oppure come Cupiditas, Libido cioè come amore malvagio.Sant'Agostino trasforma l'espressione "Deus Caritas est" in "Deus Dilectio est". La Caritas per lui non è possesso, ma donazione, sacrificio. Il Verbo è il mediatore che si fa carne per redimere gli uomini.
L'Agape è il desiderio legato alla crezione divina. Noi desideriamo riposarci in Dio.
L'idea della bellezza è l'unica cosa che fa innamorare. In Sant'Agostino essa corrisponde all'amore di Dio invece la bruttezza rappresenta il peccato. Noi amiamo perchè Dio stesso ci ha amati per primo. La bellezza è Caritas al contrario del mondo greco che la vedeva come Eros.
Possiamo amare le creature create da Dio, ma prima di tutto dobbiamo amare Dio stesso più di ogni altra cosa. Questo concetto gira intorno a due verbi: fruor e utor. Fruor, fruire di, è rivolto a Dio e utor, servirsi di, è rivolto alle creature. Bisogna usare le creature, non fruire di esse.
"Se amerai il fratello che tu vedi, potrai contemporaneamente vedere Dio, poichè vedrai la carità stessa, e Dio abita nella carità."

(Relazione di Niccolò Bonetti riassunta da Serena Capodicasa)

Nessun commento:

Posta un commento