La F.U.C.I., Federazione Univesitaria Cattolica Italiana, nata nel 1896 dall’unione di circoli universitari cattolici esistenti in alcune città d’Italia, è una aggregazione ecclesiale di gruppi di studenti universitari che, negli anni dello studio e della formazione, vogliono percorrere insieme un cammino di fede e di crescita culturale, vivendo un’esperienza di Chiesa nel solco della tradizione centenaria della Federazione

mercoledì 6 aprile 2011

in preparazione al Convegno di Reggio Calabria...

Il Convegno Nazionale è ormai alle porte (12 - 15 Maggio). Esso rappresenta il momento più alto della vita della Federazione tutta, il momento in cui le storie ed i cammini dei singoli gruppi si ricompongono ad unità nella cornice nazionale, il momento in cui si sperimenta il carisma più prezioso dell'essere in FUCI: l'amicizia. Ci piace ricordare leparole che Giovanni Battista Montini rivolgeva ai fucini del suo tempo, ma in fondo anche a noi, proprio in merito alla partecipazione ad un Congresso.

"Invito al Congresso. Al Congresso di Trieste.

Un invito suppone un’offerta.

Quale offerta presenta la Fuci a coloro che invita al suo Congresso Nazionale?

Quella di interrompere le vacanze?

Quella di svegliare la placida indolenza estiva con tutto un subbuglio di idee, di programmi, di attivitàà?

Quella di turbare la ormai serrata preparazione agli esami?

Quella – ohimè! – di un viaggio lungo e incomodo a proprie spese strazianti?

Quella d’una solita accademia di discorsi gonfiati?

Sono queste, queste ed altre consimili, le domande, che possono presentarsi a molti che non hanno il fervore dei veri fucini, o che sono disposti a considerare ogni manifestazione collettiva altrettanto priva di adesione ideale e spontanea, quanto ricca di pingui trasferte.

No, l’invito della Fuci non è un invito a pranzo. Non offre comodità e vantaggi per i calcolatori mediocri. Anzi, sotto questo aspetto di utilità materiale, l’invito è una domanda, non è un’offerta. E’ un appello allo spirito di sacrificio. A quello spirito di sacrificio che fa dello studente povero un ricco signore: terza classe, pane e uva, gambe buone e (perché non dirlo?) faccia tosta hanno permesso ad uno studente fiorentino l’esplorazione artistica di tutta la Sicilia, nel 1924, in occasione del Congresso di Palermo. Ma stiamo pure al concetto di invito-offerta.

Che cosa offre il Congresso di Trieste ai suoi partecipanti?

***

Qui non si parla del programma. Si parla dello spirito del Congresso. Il Congresso presenta la sua offerta spirituale.

Non faccio che copiare un brano da una lettera d’un fucino: «occorre dire che non andiamo a Trieste a fare dell’accademia o del turismo; occorre persuadere tutti i nostri che a Trieste andremo per vivere. E che il vivere per noi non è un manifestazione qualunque, fosse pur quella d’una religiosità sentimentale, ma espressione d’una intima indivisibile unità; vita uguale a preghiera – studio – sofferenza. La letizia di quei giorni non sarà neppure essa fine a sé stessa, ma testimonianza d’una sana e forte tempra cristiana».

Offerta dunque d’un’incomparabile intensità di spirito. Di spirito giovanile, forte e cristiano. Offerta d’uno di quei momenti rari e memorabili n cui la nostra vita giovanile può raggiungere nella realtà la sua ideale pienezza. Questo ce lo dicono gli anziani degli altri Congressi; questo si può dire alle matricole come promessa per questo prossimo Congresso.

Offerta perciò di grande spirituale vantaggio ai singoli partecipanti. E si possono aggiungere a questo vantaggio altri non minori.

Offerta di amicizie. La Fuci, non dobbiamo mai stancarci di pensarlo e di ripeterlo, ha nell’amicizia larga, molteplice, sincerissima, edificante, una caratteristica manifestazione, e una sua forza originale. Chi pensa ad un Congresso come ad un incontro e una festa nazionale di amici, voglio dire di giovani profondamente solidali, non solo in alcuni interessi particolari, ma in tutto il modo di pensare, di lavorare, di credere, di pregare, di combattere, di gioire, di vivere, indovina il segreto di questa adunata.

E con l’amicizia, la forza. La forza di sapersi molti a volere e a faticare; la forza di stringersi in molti intorno ad alcune idee lucide e vere; la forza di sentirsi fucini.

Così l’offerta aumenta e acquista il valore d’una iniziazione ad una concezione completa della vita cattolica, iniziazione che può essere determinante nello sviluppo educativo delle nostre coscienze.

***

E la concezione, che sarà affermata ad ogni fase del nostro Congresso, è quella che scopre nel cattolicesimo la soluzione dei problemi umani urgenti ed eterni, e che impegna per soluzione l’ingegno, l’opera, il cuore, la vita.

Così il Congresso nella magnifica sede di Trieste può risuonare appello alla gioventù italiana a prendere coscienza e fiducia d’altissimo destino spirituale.

Questo è l’invito, questa è l’offerta.

I generosi comprendano ed accettino. Ed intervengano!

(G. B. MONTINI-Azione Fucina, 17 agosto 1930)

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