La F.U.C.I., Federazione Univesitaria Cattolica Italiana, nata nel 1896 dall’unione di circoli universitari cattolici esistenti in alcune città d’Italia, è una aggregazione ecclesiale di gruppi di studenti universitari che, negli anni dello studio e della formazione, vogliono percorrere insieme un cammino di fede e di crescita culturale, vivendo un’esperienza di Chiesa nel solco della tradizione centenaria della Federazione

venerdì 25 novembre 2011

incontro 24 novembre 2011


Il secolarismo nel periodo dell’Unità di Italia

Uno sguardo generale sul XIX secolo:
- Apogeo e sconfitta di Napoleonerestaurazione tra i domini europei, moti, rivoluzioni, guerre d’Indipendenza.
- Nasce il positivismo ma si diffonde il romanticismo
- I promessi sposi e le opere del Carducci
- il secolo più attivo per la massoneria; grandi soddisfazioni per la Chiesa (molti concordati con Nazioni, ristabilimento gerarchia cattolica in Inghilterra, straordinaria propagazione del Cristianesimo nel mondo (missioni)).
Le differenti classi sociali, un secolarismo a più velocità:
- Il popolo: nel 1861, l'Italia contava una media del 78% di analfabeti con punte massime del 91%.
- Borghesia e aristocrazia
Dal punto di vista “religioso”, 4 posizioni:
1)     Cristianesimo liberale giobertiano;
2) Profetismo Mazziniano di aspra critica al Papato. Anticipo di quello che sarà il Kulturkampf (anni ’60 e ‘70) nella mitteleuropa. In realtà si dava il fondamento ideologico all’anticlericalismo:
Concretizzatosi soprattutto nella lotta al potere temporale del Papa, che costituiva oggettivo impedimento all'unificazione del Paese.
L’A. nelle politiche di d’Azeglio e di cavour: leggi Siccardi ’50 (dal Guardasigilli Giuseppe), leggi neogiurisdizionaliste, L. Simeo sulla libertà di culto, La legge Rattazzi (che abolì gli ordini ritenuti privi di utilità sociale, ovvero che «non attendono alla predicazione, all'educazione, o all'assistenza degli infermi», e ne espropriò tutti i conventi (335 case), sfrattando 3733 uomini e 1756 donne.), le leggi eversive (“complessivamente, furono immessi sul mercato e ceduti a prezzi stracciati alla grande borghesia terriera oltre 3 milioni di ha (2,5 soltanto nel Sud) con modalità che sono state criticate dagli storici e dai giuristi”)
Abolizione del foro ecclesiastico, il diritto di asilo, ovvero l'impunità giuridica di coloro che trovavano rifugio nelle chiese, e la manomorta cioè l'inalienabilità dei possedimenti ecclesiastici. Soppressione degli Ordini e delle Corporazioni religiose, Espropriazione di beni immobili, divieto di acquisire proprietà di immobili, istituzione del matrimonio civile.
La legislazione fu estesa ai territori che vennero via via annessi.
Motivi: le ideologie massoniche, i gravi disavanzi causati dalla terza guerra d'indipendenza,
Conseguenze: - il n° dei religiosi diminuì vertiginosamente, le terre epropriate non furono redistribuite alle classi meno abbienti ma alla solita borghesia agraria e latifondista, “...vennero recintate le nuove proprietà e soppressi gli usi civici, vale a dire tutti i secolari diritti d'uso, quali far pascolare le pecore, il raccogliere legna o erba...”; si contribuì alla questione meridionale e al brigantaggio; citazione della Pellicciari: “«Le conseguenze sociali delle leggi eversive furono anche queste: in nome della libertà 57.492 persone (i religiosi) furono privati di tutto quello che possedevano: del letto, dei mobili, del tetto, degli oggetti di culto, degli archivi, delle biblioteche, dei terreni, di tutto. Così successe anche per 24.166 opere pie che non più serviranno al sollievo diretto della povertà. Lo Stato solleva le sue finanze, ma i cittadini si abitueranno a vedere nello Stato un intruso da cui difendersi o dinanzi al quale rimanere indifferenti. Anche questa fu una causa del distacco degli italiani dallo Stato che usò violenza!»”;
- La confisca di gran parte dei beni di proprietà di enti ecclesiastici periferici determinò una riforma centralizzatrice della Chiesa. Secondo Gianpaolo Romanato "nel giro di pochi decenni quella che ancora nella seconda metà del Settecento era di fatto una federazione di Chiese nazionali si trasformò in una compatta organizzazione internazionale, disciplinarmente e teologicamente sottoposta al Papa e agli organismi curiali. Roma divenne contemporaneamente fonte del potere, centro di elaborazione del pensiero teologico-canonistico, luogo di formazione del personale dirigente".
- Il Governo non concedendo l’exequator che si era arrogato con le leggi giurisdizionali: nel 1864 ben 43 vescovi erano in esilio, 20 in carcere, 16 erano stati espulsi e altri 16 morti per le vessazioni subite. A metà degli anni sessanta di 227 sedi vescovili, 108 erano vacanti.
- Infine una tremenda dispersione di opere artistiche.
L’A. nelle accademie derivò in larga parte dall'adesione di molti docenti al positivismo e allo scientismo. Sarà proprio la Fuci a riportare il messaggio cristiano nell’Università
L’A. nel popolo, tardo; società operaie, società di mutuo soccorso. Manifesti anticlericali.
- La visione materialista portò a vedere Gesù Cristo come il "primo socialista",.... ma il suo insegnamento era stato corrotto dalla Chiesa ("dai preti") per tornaconto. Oggetto di contestazione era il comportamento dei membri della Chiesa nella storia, mai del messaggio cristiano. Tuttavia guardando solo i beni materiali ignorarono i beni spirituali.
Episodi: l'assalto al Congresso cattolico di Bologna del 9 ottobre 1876 e i tumulti in occasione della traslazione della salma di Pio IX il 13 luglio 1881.
Nel 1889, l'erezione del monumento a Giordano Bruno in Campo de' Fiori e le innumerevoli celebrazioni della sua figura e del libero pensiero...
Nei venerdì di Quaresima la Massoneria metteva in scena sotto i Palazzi apostolici banchetti, per dileggiare il digiuno cristiano.
3) Il Papato: usciva dal Congresso di Vienna (Leone XII e Gregorio XVI) in linea con le politiche reazionarie della restaurazione, contrario ad ogni forma liberale (àmemorandum).
Con l’avvento di Pio IX(46-78):
Dapprima apparve liberale: 2 amnistie condannati politici, Card. Gizzi nominato segretario di Stato, più libertà di stampa. Istituzione Consiglio di Stato. 2 ferrovie.
Progressivamente con l’ideale unitario sempre più forte, lo Stato Pontificio più ridotto, la stragi di Perugia à Sillabo ‘64 e “non expedit”.
Sillabo: condanna al liberalismo, l'ateismo, il comunismo, il socialismomatrimonio civilepanteismonaturalismo e razionalismo, l'idea relativista dell'uguaglianza di tutte le religioni (indifferentismo), società segrete, società clerico-liberali (cioè il "liberalismo cattolico") e le società bibliche, la negazione del peccato originale.
Società della Gioventù Cattolica nasce nel 1867.
Scomunicati i fautori Risorgimento e Unità d’Italia. Isolamento del Papato. Si chiudeva così ogni dialogo col mondo.
Leone XIII (’78-‘03): Si espande l’Opera dei Congressi (tutelare i diritti della Chiesa,attività caritative, fondazione di casse rurali, società di mutuo soccorso e cooperative) e i comitati cattolici, “Rerum novarum” ’91. Cristianesimo democratico (Murri, Sturzo... Toniolo).
Pio X con la Pascendi ’07 con la condanna al modernismo fece emergere una sfiducia verso la scienza, la democrazia e il tempo di allora.
4) Mitologia nazionale: ultimi 30 anni dell’800, a sfondo progressista e laicizzante. De sanctis, la destra storica, Carducci «vate della III° Italia», l’Altare della Patria,....“Cuore” di Edmondo De Amicis (codice di morale laica).
Belle epoque: vi si celebrava il progresso, il benessere, la borghesia (expo), il colonialismo.
Rivoluzione Industriale, industrializzazione Italia: classe operaia, condizioni disumane (15 h. di lavoro) nessun diritto; nella lotta tra popolo lavoratore e classi dirigenti la Chiesa era fuori; Precarietà, proletariato; innalzamento povertà e degrado.... “macelleria sociale” ;
Alcolismo (solo a Biella nel 1878 la commissione parlamentare d’inchiesta contò 890 tra bettole e società del vino = una per 52 avventori), i tempi della ricreazione dal lavoro, del dopo lavoro e anche della domenica erano dedicati al rituale collettivo dell’ubriachezza. Fu un fenomeno così rilevante che gli imprenditori erano preoccupati dal calo di produttività dei lavoratori e i governi elaborarono diversi “programmi di moralizzazione”.
 Fabio Pellegrini

 L’arte secolarizzata


La progressiva perdita di un “centro di gravità spirituale” ha inciso profondamente, oltre che nella riflessione filosofica e teologica, anche nella produzione artistica.
 Da sempre l’artista ha cercato di descrivere il mondo con la propria arte; adesso il mondo, ateisticamente frequentato, induce l’artista a cimentarsi con l’ignoto.
L’arte, quindi, non è più pensata come un banale esercizio di stile con cui si “ricopia” la realtà, ma lo strumento con cui l’artista, dopo un percorso di riflessione interiore, comunica i suoi pensieri, le sue idee, le sue emozioni, i suoi ricordi.

Arnold Schoenberg

Il sistema diatonico, rimasto sostanzialmente intatto fin dalla sua teorizzazione, cede il passo a nuove avanguardie musicali; in particolare Arnold Schöenberg riesce a elaborare un sistema musicale totalmente nuovo (la dodecafonia) basato sull'utilizzo dei dodici suoni della scala cromatica ordinati in una specifica successione chiamata serie.
Igor Stravinskij

Un altro autore che compie una completa rielaborazione degli elementi fino a quel momento ritenuti indiscutibili è il Russo Igor Stravinskij.
La sua genialità sta nel reinterpretare e rielaborare elementi folkloristici tradizionali della musica popolare russa ripensando totalmente forme già assodate come il balletto e l’ostinato.
Di particolare interesse è l’uso della poliritmia, tecnica molto poco usata dai musicisti occidentali in quel tempo, che Stravinskij utilizza per dare all’ascoltatore una sensazione di instabilità e di perdita del ritmo portante della canzone.

James Joyce

Spostandoci ad analizzare altre forme d’espressione artistica, un’esperienza molto significativa è quella di James Joyce. Nel suo ultimo lavoro “Finnegans Wake”, Joyce elabora uno stile totalmente nuovo di pensare la trama di un romanzo e un nuovo modo di raccontarla.
In questo testo la tecnica del flusso di coscienza, già usata in precedenza nell'Ulisse è portata alle sue estreme conseguenze; oltre a questo vengono abolite le normali norme della grammatica e dell'ortografia: sparisce la punteggiatura, le parole si fondono tra loro cercando di riprodurre la simbologia del linguaggio onirico, ma risultano così assai oscure.
Giorgio Mandoli

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