La F.U.C.I., Federazione Univesitaria Cattolica Italiana, nata nel 1896 dall’unione di circoli universitari cattolici esistenti in alcune città d’Italia, è una aggregazione ecclesiale di gruppi di studenti universitari che, negli anni dello studio e della formazione, vogliono percorrere insieme un cammino di fede e di crescita culturale, vivendo un’esperienza di Chiesa nel solco della tradizione centenaria della Federazione

mercoledì 14 gennaio 2015

incontro 4 dicembre 2014

Finché mi è negata la tua presenza: lettere di Abelardo ad Eloisa

Nella serata di giovedì 4 dicembre si è tenuto il secondo incontro del gruppo Fuci di Lucca sul tema “Eros e spiritualità”.
Roberta, una fucina, ha parlato delle Lettere di Abelardo e Eloisa, introducendo inizialmente la storia dei due protagonisti, famosa forse al pari di quella di Romeo e Giulietta, ma con un fondamento storico. I due protagonisti, infatti, vissero realmente nel XII secolo e partendo da un rapporto tra allieva e professore, intrecciarono una relazione amorosa, che portò Eloisa a rimanere incinta. La nascita del figlio e il conseguente matrimonio riparatore, svolto in segreto per non danneggiare la carriera di Abelardo, dopo una serie di alterne vicende portarono i due amanti a prendere i voti. Dopo l’entrata in convento non si videro più, ma fu Eloisa ad iniziare a scrivere ad Abelardo, dopo aver letto una sua lettera, mostrando come essa fosse ancora ardentemente innamorata e anteponesse l’amato a Dio, pur impegnandosi nella vita di preghiera.
<< Al mio signore, anzi padre, al mio sposo anzi fratello, la sua serva o piuttosto figlia, la sua sposa o meglio sorella… ti ho amato di un amore sconfinato… mi è sempre stato più dolce il nome di un’amica e quello di amante o prostituta, il mio cuore non era con me ma con te>>
Al contrario, Abelardo nelle sue lettere indica insistentemente a Eloisa la preghiera come unico rimedio per calmare la tempesta dei sensi e parla di un loro ricongiungimento dopo la morte. Questo porta l’amata a promettere di non pensare più al passato e produce in lei un progressivo cammino di maggiore avvicinamento a Dio, comprendendo anch’essa che si rivedranno presto:
<< Mi vedrai presto, per fortificare la tua pietà con l’orrore di un cadavere e la mia morte, ben più eloquente di me, ti dirà che cosa si ama quando si ama un uomo.>>

Il gruppo FUCI di Lucca

                                                        

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